Musica Libera
Musica Libera
monologo teatrale
Con Guenda Goria
Regia Felice Panico
Testo Mirko Gancitano, Guenda Goria, Felice Panico
Video Mirko Gancitano
Disegno luci Alessandro Pezza
Costumi Flavia Cavalcanti
Produzione Compagnia Mauri Sturno
Musica Libera Note di regia
Era dalla scomparsa di Marco Simoncelli, il grande, giovane campione di motociclismo,
che non provavo tanto dolore per la morte di qualcuno che non ho conosciuto di persona.
Ma Ezio Bosso era anche questo. Senza volerlo, senza aspettarselo, è diventato parte di tutti noi.
Dai tempi di Giuseppe Verdi non avevamo più avuto un compositore ed un musicista davvero nazionale.
Dove per nazionale intendo capace di interpretare lo spirito di una comunità, di quella polis da
lui sempre amata e sempre stimolata a trasformarsi in società ideale: come è un' orchestra e nello
specifico la sua orchestra.
Per questo, quando Guenda Goria e Mirko Gancitano mi hanno proposto di
condividere l' avventura di Musica Libera non ho avuto dubbi nell' immaginare questo essere di
luce in rapporto costante con la musica e col di lei spirito. Per trarne conforto e giovamento,
certo; ma anche per raggiungerne la filosofia, l' essenza, la materia.
Rapporto con la musica e, come scriveva Ungaretti, coi propri maggiori.
Quelli che Ezio definiva i fratelloni. Bach per la costruzione logico-matematica della partitura.
Beethoven per la passione e la carnalità così poco teutoniche (oserei dire quasi mediterranee)
trasfuse nelle sue sinfonie. E infine John Cage, che per primo ha codificato sul pentagramma il concetto di silenzio.
Quel silenzio, quello spazio così ossessivamente ricercati da Ezio, che ha improntato tutta la sua carriera su
un concetto niente affatto scontato. La musica è creazione di suono attraverso le vibrazioni che vengono impresse
nell'aria, dunque l' aria che respiriamo è già musica. Quello che con Musica Libera desideriamo restituire non
è quindi la biografia, seppure straordinaria, di un grande uomo. E' il messaggio che ha lasciato nell' etere, nel vento.
Il futuro a cui non ha mai rinunciato.
Perchè Ezio Bosso, forse, è morto. Ma di sicuro non se n' è mai andato.
Felice Panico